About
CHI SIAMO
La Fondazione Memoria della Deportazione Biblioteca Archivio Pina e Aldo Ravelli – Centro Studi e Documentazione sulla Resistenza e sulla Deportazione nei lager nazisti nasce il 2 giugno 1999 su proposta di Gianfranco Maris già presidente dell’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti (ANED), divenendone poi Presidente. Alla sua morte, nel 2015, è stata eletta dal CdA nuovo presidente Floriana Maris, figlia di Gianfranco. Nel 2001 la Fondazione si iscrive presso il Registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Milano, dal 2006 è nell’Anagrafe Unica delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus). Dal 2010 è presente nell’Anagrafe Nazionale delle Ricerche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
I NOSTRI ARCHIVI
Con il decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, l’“Archivio Biblioteca Pina e Aldo Ravelli” è stato riconosciuto di interesse storico particolarmente importante per i materiali conservati (cartacei, fotografici e audiovisivi) da parte della Soprintendenza Archivistica della Lombardia.
Si conservano documenti sull’attività svolta dall’ANED in quasi settant’anni, con la raccolta di testimonianze, interviste, informazioni e documenti originali di ex deportati (oltre 2600 cartelle individuali di deportati). Altri fondi acquisiti nel tempo per lascito e donazioni arricchiscono il patrimonio per un totale di più di 700 buste per 230 metri lineari ca., attualmente inventariati, in cui si conservano epistolari inediti anche di internati militari e deportati sopravvissuti ai lager, studi e ricerche sui campi di sterminio, documenti e fonti sulla Resistenza italiana a cui vanno aggiunti piccoli fondi non ancora inventariati. I nostri inventari sono consultabili sul sito istituzionale nella sezione ARCHIVIO. Ne è parte integrante una sezione audiovisiva, costituita da filmati, documentari e interviste interamente digitalizzata e una sezione fotografica che raccoglie foto storiche e foto correnti legate all’attività dell’ ANED e della Fondazione, in corso di catalogazione nel portale di Regione Lombardia Beni Culturali.
LA NOSTRA BIBLIOTECA
La Biblioteca, con oltre 11.000 volumi, partecipa al Polo Regionale Lombardo del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), rappresenta oggi un punto di riferimento specialistico e ineludibile per coloro che intendono studiare e approfondire la storia delle deportazioni dall’Italia durante l’occupazione nazista 1943-1945. Il patrimonio bibliografico è di alto valore documentario: numerosi esemplari, pubblicati a partire dagli anni ‘40 e ‘50 del Novecento, sono fuori commercio e molti contengono annotazioni con firme autografe di ex deportati.
COSA FACCIAMO
L’attività della Fondazione Memoria della Deportazione si esplica in tre direzioni, tra loro convergenti: la conservazione e valorizzazione del materiale documentale, la didattica e la ricerca. La Fondazione mette a disposizione il proprio patrimonio archivistico e librario, e ne cura l’arricchimento con l’acquisizione e la conservazione di ulteriori fondi e la valorizzazione attraverso la consultazione, progetti laboratoriali, digitalizzazione, collaborazioni con altri enti per pubblicazioni o realizzazione di mostre. Si preoccupa poi mediante l'attività didattica di favorire la maturazione civile delle nuove generazioni, attraverso laboratori e percorsi guidati. Intorno a tutto questo ha cura di sviluppare e di promuovere una propria attività di ricerca indagando oltre allo specifico della deportazione, la genesi e il manifestarsi in Italia della cultura fascista e in Europa di quella nazista; lo sviluppo in Italia e in Europa della cultura antifascista in tutti i suoi aspetti, politici, culturali e artistici; le singole personalità di oppositori; le ragioni del razzismo e del totalitarismo; la valorizzazione della memoria tra storia, letteratura e arte.
Per tutte le nostre iniziative consultate il nostro sito
La Fondazione Memoria della Deportazione ha partecipato all’incentivo “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC digitale), finalizzato a fornire supporto ai settori culturali e creativi per l'innovazione e la transizione digitale, lungo l'intera catena del valore (produzione, coproduzione, gestione, distribuzione e incontro con il pubblico).
La misura è promossa dal Ministero della Cultura e gestita da Invitalia.
La Fondazione Memoria della Deportazione, è risultata beneficiaria del finanziamento erogato da Invitalia mediante la misura agevolativa PNRR - Transizione Digitale Organismi culturali e creativi di cui al Provvedimento di concessione del 01/08/2023, previsto dell’Avviso Pubblico allegato al Decreto Direttoriale n.385 del 19/10/2022 per la realizzazione di un programma di investimento.
Il nostro progetto La memoria storica nell’era digitale: verso una nuova narrazione e condivisione dei contenuti di un Archivio storico, si è concentrato sul Fondo Aned Sezione di Milano con un intervento di digitalizzazione dei materiali al fine di promuoverne la conservazione, l’accessibilità, di renderli fruibili tramite uno strumento digitale contemporaneo.
Il Fondo Aned di Milano, oggetto dell’intervento, è di interesse rilevante per la ricerca nella ricostruzione storica della deportazione italiana e dalla Lombardia ma in senso più ampio ha valore intrinseco nel processo di costruzione della dimensione collettiva della memoria del nostro paese.
La consistenza dei materiali oggetto di digitalizzazione, al termine di tutte le attività previste nella realizzazione del progetto è in totale di 22.133 oggetti digitali relativi a diverse tipologie documentarie:
・ documenti d’archivio conservati in raccoglitori
・ stampe fotografiche -
・ negativi fotografici -
・ tavole, manifesti e altri materiali di grande formato
Dal sito, in ESPLORA l'archivio, oltre all’inventario, in cui è disponibile la descrizione del Fondo, serie e fascicoli, è possibile, selezionare le schede di interesse e consultare i media di interesse collegato (attività in corso di aggiornamento); inoltre, la sezione di HISTORYTELLING che periodicamente sarà implementata, ci consentirà di creare percorsi tematici permettendo all’utente di viaggiare attraverso il patrimonio, collegando trasversalmente testi, media e schede di catalogo cercando in tal modo di incuriosire chiunque sia interessato a queste tematiche, ad approfondire la ricerca.